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Calpestare l'Oblio + Concerti
il 08 Gennaio 2011 - Segnalato da Beba do Samba info:
Info & pren. 3406953499 - bebabis@gmail.com
Ass. Cult. BEBA DO SAMBA
Via de' messapi, 8 - San Lorenzo - Roma
Web:www.bebadosamba.it -www.myspace.com/bebadosamba
Email: bebabis@gmail.com
Phone: 3396374741 - 3285750390 - 3406953499
Sabato 8 Gennaio - ore 17:00
CALPESTARE L'OBLIO
II ASSEMBLEA NAZIONALE - "LA QUESTIONE CULTURALE ITALIANA"
calpestare l'oblio
Un centinaio di poeti, scrittori ed artisti da tutta italia, quotidiani e rappresentanti della sinistra, sindacati, riviste, associazioni, movimento studentesco e un video-intervento di Nichi Vendola.
LIVE CONCERT: PANE e il fondatore del canzoniere del Lazio PIERO BREGA
PROGRAMMA:
Dalle 17 alle 20 Assemblea pubblica.
Dalle 20 alle 21.30 Cena sociale
Dalle 21.30 alle 22.30 Letture dei Poeti in rivolta: presentazione della versione cartacea definitiva dell’antologia “Calpestare l'oblio” (Cattedrale, collana Argo, 2010).
Presentazione del progetto "Sportello Amianto" d'intesa tra l' Osservatorio Nazionale Amianto e l'Ass. Cult. Beba do Samba, presentato dall' Avv.Ezio Bonanni, da sempre in prima linea e pioniere nella difesa dei lavoratori e cittadini esposti e vittime dell'amianto.
Dalle 22.30 Concerti: PANE e il fondatore del Canzoniere del Lazio PIERO BREGA.
“Calpestare l’oblio” è un grande progetto poetico e culturale che dalla piattaforma del web si è tradotta tra il 2009 e il 2010 in un'opera in formato e-book, che ha scatenato un acceso dibattito sulle principali testate giornalistiche italiane (L’Unità, Left, MicroMega, Gli altri, Il Corriere della Sera, Il Giornale, Libero, Il Foglio, Il manifesto, Radio3, Radio24), ed in una prima Assemblea nazionale dei poeti, che si è tenuta l’8 gennaio del 2010 al Beba do Samba di Roma.
In occasione della presentazione della versione cartacea dell’antologia “Calpestare l’oblio. Cento poeti italiani contro la minaccia incostituzionale, per la resistenza della memoria repubblicana” (Argo - Cattedrale, 2010), il coordinamento dei poeti in rivolta indice una Seconda assemblea di “Calpestare l’oblio” per fare il punto sulla drammatica questione culturale in Italia, mettendo in dialogo il mondo dell’arte e della poesia, del giornalismo culturale e del sapere universitario.
Saranno presenti:
Pietro Spataro - Vicedirettore de “L’Unità”
Donatella Coccoli - Direttrice di “Left”
Tonino Bucci - Responsabile culturale di “Liberazione”
Malcolm Pagani - Il Fatto Quotidiano
Angela Azzaro e Andrea Colombo - Gli Altri
Tommaso Di Francesco e Geraldina Colotti- Il manifesto
Matteo Orfini - Responsabile cultura del PD
Stefania Brai - Responsabile cultura del PRC
Responsabili culturali di SEL
Video-intervento di Nichi Vendola per “Calpestare l’oblio”
Rappresentanti culturali dei Giovani comunisti
Rappresentanti del movimento studentesco ed universitario (Ateneinrivolta, Coordinamento K5 Studi orientali, Abbiamo fame di cultura, ESC autogestito, Scienze politiche RomaTre) e dei sindacati (Cobas, Cgil).
L’assemblea sarà libera e nelle forme della democrazia partecipativa. Chiunque vorrà intervenire avrà diritto di parola.
L’intera assemblea sarà video-documentata da MeddleTv e da alcuni giovani registi della Scuola di Cinema ACT di Cinecittà, che ne faranno nei prossimi mesi un documentario.
Dal mondo della cultura, della letteratura e della poesia contemporanea hanno aderito, da Palermo a Milano, centinaia di singoli poeti e scrittori, associazioni, editori e redazioni di riviste, registi ed artisti, fra cui
le riviste, web-zine e blog: Absoluteville, Versodove, Blanc de ta nuque, Metromorfosi Infocritica, Post it, Il primo amore, Bollettario e altre;
le associazioni: Zuccherificio, Milanocosa, Aidoru/Valdoca, Iodonna, Donne dasud, Svolta a sinistra, Osservatorio nazionale amianto, Azimut onlus, Gasper Roma, Arcipelago scec, Licenze poetiche, Meddletv e altre;
gli editori: Pellicanolibri, Zona, Fara editore, Senzapatria, Polimata e altre.
Ore 22.00
Concerti:
PANE
pane
Dall’incontro tra Claudio Orlandi (voce) e Maurizio Polsinelli (piano), avvenuto nel 1992, si genera il primo nucleo della formazione. E’ proprio a quei primi anni, segnati da diverse collaborazioni, che si deve il consolidarsi di alcuni elementi portanti della musicalità del Pane, l’energia espressiva ereditata da band come Doors e C.C.C.P., o la ricerca di una espressività più rarefatta ed evocativa, infusa da autori come Debussy, Ravel, Bartok. Nel 1994 l’incontro col chitarrista ritmico Vito Andrea Arcomano, che dalla frequentazione della musica progressive deve parte fondante della sua formazione e della sua ricerca sonora. Dalla collaborazione dei tre ha inizio l’intensa attività compositiva del gruppo e la realizzazione dei primi demo. Il fecondo incontro poi con l’estroso flautista Claudio Madaudo (1998) provocherà il necessario dilatarsi della musicalità e un immediato arricchimento delle possibilità compositive e di struttura. La già “strutturata unità” del gruppo, verrà ulteriormente rafforzata in seguito dalla batteria del roccioso Ivan Macera (2001). La ritmicità del batterista non ha recato alcun disturbo all’acustica “da camera” del Pane, ma ne ha anzi evidenziato ed esaltato la potenza espressiva e i richiami alla danza. I versi di Claudio Orlandi, quando nati dalla sua produzione individuale, vengono spesso chiamati ad eccitare la creatività dei musicisti in una perfetta dialettica compositiva. In altri casi, è invece dalle linee della musica che si genera l’Idea da seguire per i versi. Il poliedro-Pane è cosi’ in grado di dar voce e musica alla varietà di ispirazioni che, nate dalla disposizione ricettiva dei musicisti, premono per esser dette e vissute.
Difficile, proprio per la sua natura eclettica, definire il genere del Pane sotto precise categorie d’appartenenza. Risulta indicativo a riguardo quanto del Pane è stato detto sul periodico dei Cantieri Sociali “Carta”, ovvero di una musica fatta di “esplosioni improvvise tra suoni sospesi”, dinamicità sostenute dall’interpretazione vocale e corroborate dalla naturale evocatività del flauto traverso.
e il fondatore del Canzoniere del Lazio
PIERO BREGA
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Piero Brega, nato a Roma nel 1947, architetto ma soprattutto musicista, socio fondatore del Circolo Gianni Bosio, iniziò a occuparsi di musica nel lontano 1970 registrando sul campo e studiando materiale musicale del Lazio, “… una selezione di canti, accompagnati da strumenti vari, di canzoni contadine del Lazio. C’era rappresentata anche la canzone romana ma nulla a che vedere con il popolo immaginario che si magnificava nelle canzoni di Gabriella Ferri, unica epigona del genere che avesse colto il senso, meglio comunque del reuccio. Manca del tutto l’odore di dolcificante. Era anche canzone politica, era “comunisti della capitale”, o erano gli stornelli, i più sarcastici e belli che avessi mai sentito. Poi le parodie… ” (Piero Brega). Nel 1971 con Sara Modigliani, Francesco Giannattasio e Carlo Siliotto fondò il Canzoniere del Lazio gruppo musicale di riproposta delle canzoni di tradizione orale. I numerosi concerti che fecero nei paesi del Lazio avevano come obiettivo quello di stimolare la riappropriazione della cultura da parte del tessuto sociale che storicamente l’aveva prodotta. Nel 1973 il Canzoniere incise Quando nascesti tune, piccola antologia di brani popolari. Importante frutto di questa evoluzione musicale e della nuova direzione urbana ed elettrica della musica popolare italiana fu lo spettacolo Fare musica, con la partecipazione di Giovanna Marini con la ballata L’eroe e di altri autori come Paolo Pietrangeli e Gianni Nebbiosi, mentre il Canzoniere del Lazio propose il repertorio popolare condividendo con il gruppo rock-progressive Albero Motore la funzione di supporto orchestrale. Nel 1974 il Canzoniere divenne un gruppo più numeroso e spostò la sua attenzione sulla cultura popolare urbanizzata. Agli strumenti tradizionali, si aggiunsero sassofoni, batteria, basso e chitarra elettrica. Si scelsero alcune strofe a carattere rituale, canzoni pastorali, balli, tentando un arrangiamento che trascinasse la musica di tradizione orale in un suono più recepibile anche da un pubblico più giovane. Dal 1974 al 1977 con il Canzoniere del Lazio Piero Brega incise due dischi: Lassa stà la me creatura e Spirito bono. Uscì poi dal gruppo e nel frattempo si impegnò in nuovi progetti. Nel 1978 uscì il disco Malvasia (Fonit Cetra) a nome del trio Piazza Giannattasio Brega e nel 1979, Carnascialia (Polygram) con Pasquale Minieri e Giorgio Vivaldi. Nel 1981 collaborò nuovamente con Giovanna Marini nell’opera Il regalo dell’imperatore portata in una lunga tournée in Francia e che si concluse con quaranta repliche a Parigi al Theatre des Bouffes du Nord di Peter Brook. Brega aveva il ruolo di cantante nel ruolo del protagonista dell’opera. Si dedicò poi al teatro, “… il teatro di ispirazione popolare di Quartucci, La Zattera di Babele, dove si richiede repertorio popolare, a volte canto senza accompagnamento musicale, a voce nuda, in certi templi tedeschi della musica colta… “(Piero Brega). Si diradavano intanto le occasioni per lavorare con la musica, era cambiato il contesto storico e culturale. Brega accettò di lavorare in uno studio di architettura. Nel 1991 riprese a suonare con l’amico musicista Adriano Martire proponendo uno spettacolo di canzoni per un duo di chitarre. Nel 1994 ci fu un ritorno alle canzoni con la proposta di Carnascialia ed Almamegretta insieme in Contagio. Nel 1996 con Adriano Martire e Luca Balbo formò un trio di chitarre acustiche e voci. Quindi iniziò a occuparsi di un nuovo disco da registrare questa volta a suo nome. Il progetto ha conosciuto mille difficoltà e finalmente ha visto la luce nel 2004. L’album si intitola Come li viandanti è prodotto dal Circolo Gianni Bosio e dal Manifesto, la produzione artistica è di Peter Quell, gli arrangiamenti sono di Enzo Pietropaoli. Il disco è bellissimo. Vi hanno collaborato grandi musicisti, fra i tanti vanno almeno segnalati Enzo Pietropaoli (contrabbasso), Danilo Rea (pianoforte), Michele Ascolese (chitarra), Antonello Salis (fisarmonica), Paolo Fresu (tromba), Ambrogio Sparagna (organetto), Roberto Gatto (batteria), Nando Citarella (tammorra), Marcello Sirignano (violino), Gabriele Coen (clarinetto), Antonello Ricci (zampogna calabrese e canto), Elio Rivagli (batteria), Fulvio Maras e Piero Fortezza (precussioni). “… Ne è risultato un disco ricchissimo e imprevedibile in cui la mia voce è, speriamo, all’altezza. Canzoni con i piedi sulla terra della tradizione e la testa nel cielo iridescente del cantautore.” (Piero Brega)
Evento a cura di:
Davide Nota - Rivista “La Gru”
Fabio Orecchini - Ass.Cult. “Beba do Samba”
Valerio Cuccaroni - Rivista “Argo”