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MACRO opere in catalogo
dal 11 Marzo 2010 al 13 Marzo 2010 - Segnalato da emmepi info:
Inaugurazione: giovedì 11 marzo 2010 ore 18.30
Località: Roma
Galleria: SPAZIOTTAGONI
Indirizzo: Via Goffredo Mameli 9
Periodo: 11- 13 marzo
Orario: 17.00/20.00
Artisti: Enrico Abenavoli, Claudio Angeloni, Michela Baldi, Luigi Ballarin, Eliana Bartoszewski, Maria Teresa Bernabei, Wanda Bettozzi Trevisi, Paolo Bielli, Tomaso Binga, Thomas Bugno, Paolo Camiz, Antonietta Campilongo, Giuseppe Canali, Eugenio Cannilla, Enrica Capone, Giorgio Casari, Antonella Catini, Lucia Cenni, Maria Teresa Ciammaruconi, Maurizio Cintioli, Antonella Corrias, Giovanna Crescenzi, Publia Cruciani, Serena Damiani & Marco Tullio Dentale, Francesca De Angelis, Stefano De Angelis, Régine des Festes, Gerardo Di Salvatore, Jacqueline Domin, Bianca Dones, Riccardo Einaudi, Walter Festuccia, Daniela Foschi, Lucilla Frangini Ballerini, Stefano Frasca, Gianto, Domenico Giglio, Mario Giuliani, Federico Iorio, Alexander Jakhnagiev, Massimo Jatosti, Janis D. Klien, Gennaro Lalli, Silvana Leonardi, Luciano Lombardi, Lughia, Renata Maccaro, Stefania Maciocci, Ugo Magnanti, Paolo Malfanti, Valeria Mariotti, Giulio Cesare Matusali, Francesca Mazzara, Gabriele Mazzara, Monica Melani, Laura Migotto, Cosma Musacchio, Francesco Nolli, Monica Palermo, Vittorio Pavoncello, Massimo Piergrossi, Elvi Ratti, Bruno Regni, Maria Luisa Ricciuti, Mauro Romano, Rodolfo Roschini, Angela Scappaticci, Micaela Serino, Laura Spaducci, Franco Squadrelli, Marijcke Van Der Maden, Francesco Varesano, Paolo Viterbini, Riccardo Wilczek, Emiliano Yuri Paolini.
Curatore: Giuseppe Salerno
Opere la cui superficie è di cinque centimetri per cinque, esposte con la dignità ed il respiro che si riconosce a lavori di grandi dimensioni, sono il contributo degli artisti al dibattito sulla visibilità dell’arte. Una visibilità che si è voluta rendere in catalogo attraverso la riproduzione ingrandita delle opere stesse.
Benché vaste superfici e ampi volumi abbiano i connotati per avvolgerci fisicamente e quindi le potenzialità per coinvolgerci in modo più complessivo, di per sé le misure poco hanno a che vedere con la grandezza dell’arte ed ancor meno con la sua “visibilità”. Mai la grandezza dell’arte fu misurata in centimetri quadrati. La “visibilità”, poi, ha a che vedere con un sistema dell’arte che tiene in considerazione l’esposizione mediatica: numero di contatti e capacità di ingenerare ricordo. Al servizio dei potenti per celebrarne i fasti, l’arte ha fatto per secoli mostra di sé nei templi della fede e nei palazzi del potere. Una “visibilità” allora circoscritta in luoghi deputati e strettamente rivolta a coloro che, frequentatori di quei luoghi, “dovevano” recepirne il messaggio. L’artista contemporaneo, da tempo lontano da committenze e luoghi d’esposizione predeterminati, risponde oggi esclusivamente all’esigenza imprescindibile ed incontenibile di dare libera espressione a propri pensieri ed emozioni. Testimone di un mondo in continuo divenire, produce per sé animato dall’inconscio desiderio di mettersi a nudo di fronte a quanti, per caso o per libera scelta, “possano” entrare in contatto con il suo lavoro. Contenitore prezioso di messaggi liberi, l’opera diviene un potente strumento di contaminazione culturale, sostegno necessario alla crescita della coscienza collettiva. Se la possibilità di assolvere a questa funzione è nel potere comunicativo dell’arte, la “visibilità”, tanto ricercata dall’artista quale condizione d’esistenza, risulta inibita da leggi economiche che riducono a mercato anche l’arte. Operatori d’ogni sorta fissano regole, frappongono barriere, creano i nuovi templi e ne stabiliscono le modalità d’accesso. La comunicazione, il contatto e lo scambio vengono a confondersi con l‘esposizione mediatica nelle mani di poteri finanziari, sostenitori di media, fondazioni, pubbliche istituzioni e, non ultimi, call center.
Giuseppe Salerno
Contatto:
Giuseppe Salerno Salernogiu@tiscali.it tel. 3391700429
Ottagoni tel. 3393834673 (Giulio)
www.spaziottagoni.com