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Il malato immaginato
dal 02 Febbraio 2010 al 07 Febbraio 2010 - Segnalato da Francesca Gitto info:
Dal 2 al 7 febbraio 2010 al teatro Agorà di Roma in via della Penitenza, 33 - Trastevere. Dal martedì al sabato h. 21.00 domenica h. 17.00; costo del biglietto su prenotazione 10.00 Euro.
Prenotazioni al numero 328.07.35.844
Roma, 25 gennaio 2010
COMUNICATO STAMPA
La COMPAGNIA DEL FUNAMBOLO presenta
“IL MALATO IMMAGINATO”
testo di Serena Casciano
liberamente tratto dal “il malato immaginario” di Molière
dal 2 al 7 febbraio 2010
TEATRO AGORÀ
Via della Penitenza, 33 Roma - Trastevere
Ore 21.00 domenica ore 17.00
Quello che si propone non è altro che una rivisitazione distorta e ironica del capolavoro, ormai conosciuto dal piccolo e grande pubblico, il malato immaginario di Molière. La trama è nota a tutti.
Argante è un uomo ricco e facoltoso circondato da agi e premure che egoisticamente pretende da tutti coloro che, a fasi alterne, interagiscono con lui. La prima a pagare le spese della sua “ipocondriaca” voglia di cure è Antonietta, una cameriera astuta che si finge accondiscendente e che lo segue in tutte le sue stranezze e sfumature caratteriali.
L’amore viscerale per la medicina, e i dottori che la rappresentano, non sono altro che divertenti ricami all’arroganza e all’ignoranza dello stesso Argante che, a dispetto del buon senso, cercherà di far sposare la sua unica figlia Angelica con Tommaso Diarreicus, nipote di un facoltoso medico, per assicurarsi un futuro in salute. La ragazza, è “teatralmente” innamorata di Cleante “l’attore” e cercherà, con l’aiuto di zia Belarda, di convincere in tutti i modi l’arcigno padre ad accettare il loro amore. Tra clisteri e purghe fedelmente riprese dal testo originale, e preparati a regola d’arte dal “divino” dottor la Scquacquera, e con il tradimento e l’arrivismo della perfida Becchina e il suo buffo notaio, la vicenda si complica e sfocia in un esilarante epilogo.
Rielaborare un testo di tale spessore artistico e creativo è solo un tentativo, se pur bizzarro, di
ironizzare sulle debolezze umane e di proporre una regia brillante su una vicenda ormai nota ma rivisitata con colori e sfumature diverse.
Testo: Serena Casciano
Regia: Andrea Grossi
Assistente alla regia: Serena Casciano
Con: Andrea Grossi, Federica Nesteri, Francesca Gitto, Matteo Montalto, Settimio Cora, Veronica Loforese, Sara Martinelli
Scene e costumi: Compagnia del funambolo
Ufficio Stampa
Francesca Gitto
francescagitto@libero.it
+39 328.07.35.844