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Tibet for freedom
il 21 Marzo 2005 - Segnalato da Redazione info:
Accademia Americana
Via Angelo Masina 5
ore 18.00 - Ingresso libero
L’American Academy in Rome presenta “Tibet for freedom”: un intervento site-specific ideato da Maria Dompè per la facciata del McKim, Mead and White Building. La dimora novecentesca in stile rinascimentale, l’unica realizzata in un Paese straniero dal team di architetti americani, assume una funzione inedita, comunicando il messaggio di libertà lanciato dall’artista.
Da sempre sensibile a valori universali come la pace, la giustizia, il rispetto del Pianeta e dell’umanità, Maria Dompè che dal 1990 ad oggi ha realizzato circa 40 interventi nello spazio, dispiega sul prospetto dell’edificio e nell’ambiente circostante il suo appello in favore del popolo tibetano, che attinge a un’immensa riserva interiore per difendere con armi nonviolente la sua identità etnica e culturale.
La cultura dello spazio e l’impegno civile, due risvolti di un unico percorso artistico che si fondono elaborando una visione spirituale dell’arte.
Nel contesto internazionale, segnato dal conflitto ideologico, religioso e razziale, il Tibet incarna la possibilità di un approccio alternativo ai problemi dell’integrazione. Come afferma il quattordicesimo Dalai Lama, Tenzin Gyatso, “Gli esseri umani sono così fatti che dovrebbero avere non soltanto comodità materiali, ma anche sostegno spirituale. Senza sostegno spirituale, è difficile acquisire e conservare la pace della mente”.
L’operazione artistica stimola l’implicazione diretta nella questione dell’altro, esortando il pubblico a condividerne l’essenza materiale e spirituale. Perciò, la sera dell’evento, gli elementi che compongono il lavoro saranno venduti ad un prezzo simbolico e il ricavato sarà devoluto al recupero e alla ristampa di rari testi sacri tibetani presso l’Università Monastica di Sera-je (India).
Ancora una volta, l’incursione spaziale di Maria Dompè invade zone di confine, arricchite dalla continua articolazione delle differenze proponendo allo spettatore una partecipazione attiva di tutti i sensi: dalla vista all’udito, dal tatto all’odorato.
L’American Academy in Rome è il luogo ideale per esprimere le potenzialità del dialogo e dell’inclusione reciproca in una serata-evento all’insegna della condivisione.
Mario Crispi, Tony Acquaviva, Rosie Wiederkehr – membri della band Agricantus – eseguiranno una performance musicale ispirata ai suoni del Tibet. Un gruppo di monaci tibetani, guidato dal Venerabile Geshe Tenzin Thempel, svolgerà una breve cerimonia sacra. Un video testimonierà tutto l’iter e la realizzazione del progetto che ha visto fin dall’inizio l’artista lavorare insieme alla comunità tibetana di Pomaia.
L’iniziativa, senza scopo di lucro, è realizzata insieme all’Associazione O.n.l.u.s. “Yeshe Norbu Appello per il Tibet” con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e dell’Assessorato alle Politiche per la Semplificazione, Comunicazione e Pari Opportunità del Comune di Roma.