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La gente. Astratta o Informale?
dal 04 Ottobre 2008 al 14 Ottobre 2008 - Segnalato da Soqquadro - Marina Zatta info:
dal 4 al 14 ottobre 2008
sab 4 ott h 18.30
lun-ven h 11.00-13.00/16.00-19.30 sab h 16.00-19.30
VISTA Arte e Comunicazione
Via Ostilia 41
evento gratuito
06.4504846, 06.45449756
333.7330045, 349.6309004
soqquadro@interfree.it
www.soqquadro.eu
Soqquadro & Vista Presentano La Gente Astratta o Informale?
Vista e' un centro dedicato all' arte ed alla comunicazione che nasce dall' esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell'organizzazione di eventi d'arte e cultura. Uno spazio espositivo che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all'ombra della splendida cornice del Colosseo.
Con questa mostra Soqquadro vuole indagare le ultime ricerche nel campo dell' Arte Astratta ed Informale con una visione allargata, come si arguisce dall' ironico titolo, al fruitore dell' opera, che viene spinto ad indagare in se' stesso se, la fascinazione o la repulsione per un'arte che narra il sentire utilizzando l'irriconoscibile anziche' la figurazione, non celi nella sua anima la voglia di cercare la tranquillita' del riconoscere o piuttosto il desiderio di avventurarsi oltre i confini del conosciuto all' occhio. E' un modo per interrogarsi su se' stessi ben oltre i propri gusti artistici, ampliando le domande al rapporto tra il proprio cosciente e l'inconscio, lo sconosciuto, l' estraneo alla notorieta' del reale.
Tommaso Antalo orienta parte della creativita', grazie alla sua esperienza nel plasmare materiali di tutti i tipi, verso qualcosa di astratto che si possa al contempo ammirare e toccare. Prendono cosi' forma le prime opere astratte, particolari, originali e senza un senso apparente che tuttavia con le loro forme peculiari richiamano l'attenzione. La ricerca sulla forma, la forte espressivita' materica e l' intrecciarsi di fili che si rincorrono caratterizzano con forza i lavori di questo giovane artista.
Alessandro Bozzolan in questa mostra espone, tra le altre, la sua opera Speranza II. Questo lavoro esprime il concetto della presenza divina e nasce dal sostegno della natura nelle difficolta', in questo caso il sole. La fonte luminosa e la Luce come manifestazioni della presenza divina. Il sole, fra i luoghi aboschivi dell'Appennino nelle giornate assolate, alzando lo sguardo, avvolge tutto, nient'altro sembra esistere. Nelle difficolta', percio', ci si aggrappa a cio' che e' portatore di speranza.
Luca Fortunato di se' stesso dice: pongo come Principio il fatto che un'esigenza visiva nasce da un'esigenza interiore. Di conseguenza, un'esigenza visiva soddisfatta ed appagata, soddisfa ed appaga un'esigenza interiore. Pertanto, ogni colore, ogni forma e' sulla tela per soddisfare precise esigenze visive, quindi interiori. L'Arte puo' appagare il mondo intimo e profondo dell' osservatore contribuendo cosi' a disalienarlo e a renderlo piu' libero. Questo e' il filo conduttore di alcune mie opere, come quelle qui esposte.
Confluiscono nelle opere di Luciano Giovannini esperienze e significati profondi, paesaggi dell'anima e della mente, filtrati attraverso l'uso sapientemente controllato delle forme e dei colori. La natura, forzata e sofferente in queste forme si fa caparbiamente strada in modo inquietante, rammentandoci che ci troviamo di fronte a una realta' apparente, ad un fluttuare di forme sullo sfondo di uno spazio puramente cerebrale.
Andreina Guerrieri e' nata a Montatone, in provincia di Firenze, e vive tra Firenze e la campagna toscana. Ha iniziato il suo lavoro negli anni 90 seguendo stimoli ed itinerari diversi.I suoi temi ricorrenti sono l'inconscio ed i percorsi onirici che esprime con olio, acrilici, tecniche miste. Il suo operare e' teso a mutare l'intuizione in forme, colori, forza materica che, senza perdere l'essenzialita' e l'armonia, raccontino se stessi.
Nella sua produzione pittorica l' artista Ivano Pardi sembra riprendere il concetto leonardesco dell'opera come atto mentale: taglia, destruttura la materia con slancio vitale, per dare spessore vivo all' opera d' arte, nutrendo la sua stessa coscienza. Mediante l'utilizzo di materiali diversi e di colori vibranti, egli sfonda la parte pittorica come un palcoscenico, comunicando allo spettatore l' angoscia del vivere.
Marcello Trabucco espone in questa mostra alcune opere del ciclo PERCORSI INTERNI. Sono una serie di piccoli quadri realizzati in acrilico su legno, assolutamente particolari e originali, forme di legno sezionate attraversate e colorate: gli inserti di legno si intersecano giocando con i vuoti e con i colori che definiscono le forme dando loro caratteri e immagini sempre diverse che si staccano dalla tradizionalita' del quadro per arrivare ad essere vere e proprie pitture-sculture.
Il primo aggettivo che viene in mente pensando al lavoro di Enrico Zingaretti impalpabile. L'uso del colore in questo artista e'strettamente collegato alle trasformazioni che vi opera la luce. I quadri di Zingaretti sono fondati sulla luce, si potrebbe perfino dire che nelle sue opere il colore e' utilizzato per far emergere la luminosita', a volte espressa in esplosioni di bianchi, a volte caratterizzata da lievi sfumature di tono su tono, ma sempre e comunque protagonista dell'opera.