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Flaner
dal 03 Ottobre 2008 al 18 Ottobre 2008 - Segnalato da emilio d'itri info:
Isa
via del commercio 13
lun-sab. h 16:00-20:00
fino al 18 ottobre
Ingresso Libero
http://www.fotoleggendo.it/
Officine Fotografiche - Associazione Culturale
Via Casale de Merode 17a -00147 Roma
065125019
of@officinefotografiche.org / info@fotoleggendo.it
Richiesta materiale stampa: press@fotoleggendo.it
Il dizionario Collins indica che “flâner” sta per andare a zonzo, gironzolare, bighellonare, e chi pratica questo comportamento è da definirsi ozioso, perdigiorno, girandolone.
In termini benevoli e più sinceri, indica una delle condizioni esistenziali più gradevoli che si possa immaginare.
In modo particolare sui marciapiedi di quella invenzione letteraria che si chiama Parigi, città “femmina”, che fa di tutto per essere ammirata, e assecondarti in quello che da lei puoi attendere e avere.
E’ come vuoi che sia , ci trovi quello che attendevi di trovare, la puoi rovistare come la tua tasca e non scoprirai mai com’è e qual’è quella vera: come una femmina appunto, della quale ti resterà sempre il desiderio di conoscerne compiutamente la natura profonda. Fascino stimolante di una costante sorpresa.
E costante rimane il desiderio di frequentarla, di bighellonarci senza una mèta, guardare ed essere guardati attraverso i cristalli d’acquario dei “bistrò”, perenne palcoscenico dove non sai se gli avventori siano attori o spettatori, sbirciati da oggetti antropomorfi, dagli ammiccamenti della cartellonistica.
Frazioni di secondo sufficienti a incrociare uno sguardo, di simpatia o indifferenza, di diffidenza o empatia, che può rimanere trascritto nella memoria o sul supporto indelebile della pellicola.
Insomma “flâner”, in ultima analisi, sta ad indicare la condizione ottimale per scattare fotografie, il più delle volte superflue, più raramente buone.
Comunque sia, strascicare i piedi sui marciapiedi di Parigi, nonostante sia la città più fotografata al mondo, è pur sempre come introdurre un vampiro in una macelleria.