Con questa iniziativa si vuole dare visibilit? alla realt? delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nei servizi esternalizzati ed alla vertenza per il rinnovo del CCNL delle Cooperativa Sociali scaduto da pi? di due anni.

Da qualche anno nella pubblica amministrazione molti servizi, che riguardano anche settori delicati che andrebbero svolti da personale istituzionale, sono stati esternalizzati. Dietro un finto risparmio si celano situazioni di grave disagio lavorativo per persone a cui vengono riconosciuti diritti minori e verso cui si effettua una maggiore ricattabilit?. I lavoratori esternalizzati hanno infatti, minore protezione, minori diritti, salari pi? scarsi in nome di un finto risparmio della collettivit?.

Questo fatto ? ancora pi? scandaloso se si considera che, tra i lavoratori esternalizzati di Roma Tre il 30% sono invalidi.

Il Coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Aziendali della Coop. 29 Giugno ha sempre posto al centro delle loro proteste tale politica del lavoro che rende i lavoratori esternalizzati precari non solo nella loro attivit? professionale. Ecco perch?, in collaborazione con l?Associazione Culturale Soqquadro hanno deciso di esprimere il proprio dissenso alla politica del lavoro dell?Universit? Roma Tre, ipotizzando l?utilizzo della pittura come una ?Protezione Esterna? che sostituisca metaforicamente, attraverso l?atto del colorare il grigiore della vita dei lavoratori esternalizzati, la ?protezione? sociale e lavorativa che essi dovrebbero avere.
COME, DOVE, QUANDO

Il giorno 21 aprile, alle ore 11.00 gli artisti ALEXANDER JAKHNAGIEV, IVAN JAKHNAGIEV, CATERINA MORELLI, GIORGIO FERSINI, ANGELA SCAPPATICCI, MARCO BARUCCO, FLAVIA MANFRONCELLI, ANNA SALVATI, LAVINIA TUCCIARELLI, FRANCO MARCHIOLLI, ENRICO ZINGARETTI dipingeranno i vestiti che saranno indossati da alcuni lavoratori esternalizzati della coop. 29 Giugno davanti al Rettorato, in V Ostiense 159, realizzando una performance estemporanea di inusuale body art in cui gli artisti, anzich? utilizzare i corpi di modelle nude come tavolozza, esprimono la loro creativit? sui corpi vestiti dei lavoratori, per simboleggiare come l?Arte, nell?esprimere il suo dissenso all?attuale politica del lavoro italiana, voglia creare un velo di protezione sui lavoratori che non riescono a trovare nello Stato e nelle sue diramazioni la giusta attenzione ai loro problemi e bisogni.

Reportage fotografico di Piero Cremonese

Info: Marina Zatta 333.7330045 ? soqquadro@interfree.it