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Franco Angeli - Decenni anni 60/70/80

dal 15 Aprile 2008 al 14 Maggio 2008 - Segnalato da Redazione
|

info:
Galleria Tartaglia Arte
via XX Settembre, 98c/d Roma
dal 22 aprile 14 maggio 2008
lun - sabato 10.00/13.30 - 15.30/19.30
Ingresso libero
Inaugurazione mar 22 h 18.00
cocktail di apertura
+39 064884234
mutti@tartagliaarte.it
www.tartagliaarte.com

ang

Nell’ambito della rassegna, In occasione del ventesimo anniversario della scomparsa dell'artista  FRANCO ANGELI, sarà possibile visionare una selezione di 20 opere  tra le più rappresentative dell’attività artistica del pittore romano, Half dollar, Aquile, la lupa, apprezzando così parte della produzione della cosiddetta “scuola di Piazza del Popolo” che vede proprio Franco Angeli, insieme a Tano Festa e Mario Schifano, fra i maggiori protagonisti di quel movimento artistico definito in seguito “pop art italiana”.

Franco Angeli (1935 - 1988), terzo di tre fratelli nasce a Roma da famiglia di umili origini e solida tradizione socialista e antifascista. Per Angeli, autodidatta, l’esigenza di dipingere esplode come affermazione di libertà. La morte della madre, nel 1949, lo segna profondamente. Nel 1957 nascono i primi lavori. Il bombardamento di San Lorenzo, a cui assiste di persona, lo turba profondamente e lo influenza nella scelta di materiali come garze e cromatismi rosso cupo. La sua pittura  diviene la denuncia evidente di un malessere sociale. Nel 1950 la sua prima collettiva, alla “Galleria La Salita” di Roma, con Festa e Uncini; mentre nel 1960, nella stessa galleria, tiene la sua prima personale. Nel 1961/62 partecipa con Lo Savio, Festa e Schifano alla mostra “Nuove prospettive della pittura italiana”, a Palazzo Re Enzo di Bologna. Angeli, Festa e Schifano, gli “artisti maledetti”, rappresentano a Roma la “Scuola dei pittori di Piazza del Popolo”. Li accomuna l’estrazione popolare, il senso radicato della realtà, l’esigenza di andare oltre le esperienze informali. Nel 1964 a Roma, alla “Galleria L'Arco di Alibert”, presenta Frammenti capitolini: si tratta di lupe, aquile, frammenti di simbologia collettiva. Partecipa alla Biennale di Venezia dove presenta La lupa e Quarter Dollar. Nel 1965 è invitato alla nona Quadriennale romana: di questo periodo sono i Cimiteri partigiani, corredati di stelle, falci e martello. Nel 1967 è presente alla Biennale di San Paolo del Brasile con Half dollar. Negli anni 1968/70 vi è un grande impegno politico e ideologico: sviscera il tema della guerra in Vietnam. Nel 1972 Franco Angeli presenta alcuni interessanti lavori alla “Galleria Sirio” per la rassegna Film. Comincia ad apparire nella sua produzione il volto di Marina Ripa di Meana, con con la quale vive una tumultuosa relazione poi sfociata in amicizia, in concomitanza con i temi dell'aereo, degli obelischi, dei piccoli paesaggi. Espone alla X Quadriennale di Roma. Nel 1975 conosce Livia Lancellotti che diviene sua compagna. Amico di Jack Kerouac, si cimenta con l'artista nella composizione di un’opera La deposizione di Cristo acquistata poi da Gian Maria Volonté. Nel 1978 partecipa alla Biennale di Venezia, curata da Bonito Oliva nella sezione “L’iconosfera urbana”. Vi presenta anche un cortometraggio. Nel 1988 viene invitato al Circolo Culturale Giovanni XXIII per la Biennale di Arte Sacra: con lui, Enzo Cucchi, Sandro Chia, Mimmo Paladino e Mario Schifano.


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