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Elia Sabato - Rifletti
dal 11 Aprile 2008 al 30 Aprile 2008 - Segnalato da Redazione info:
Horti Lamiani Bettivò
Via Giolitti 163, Roma
Dal 16 al 30 aprile 2008
lun-ven h 9.00-18.00
+39 06 460292
hortilamiani@tiscali.it
Mercoledì 16 aprile 2008, alle ore 19.00, l'associazione culturale Horti Lamiani - Bettivò presenta la mostra personale di Elia Sabato dal titolo Riflessi / Rifletti. In occasione della mostra Elia Sabato espone opere recenti della serie Abbagli e Cartografie in cui si evince la sua ricerca artistica che verte sull'apparizione di immagini estrapolate dalla fotografia, celate/palesate mediante sapienti giochi di luce e ombra che modellano le forme e rendono evidenti i pieni ed i vuoti, le rientranze e le sporgenze.
I lavori di Elia Sabato evidenziano allora il paradosso del visibile che diventa non visibile, l'immagine si cela o si rivela a seconda della luce che gli si riflette. Da qui il titolo della mostra: il pubblico è invitato a distinguere le figure dallo sfondo nelle capacità del loro sistema percettivo, a cercare l'immagine emergente dalla materia (spesso si tratta di volti e figure umane che si rivelano ad uno sguardo più attento in positivo o in negativo). La percezione va dunque al di là del semplice processo ottico che proietta le immagini sulla retina, in quanto implica la comprensione dell'immagine stessa, quindi una presa di coscienza di ciò che si sta vedendo.
In occasione dell'inaugurazione verrà allestito un set di luci primarie direzionate sulle opere con lo scopo di conferire una visione psichedelica d'insieme, fondata sulle esperienze ottico-percettive dello spettatore.
Spiega Alberto Dambruoso: "A seconda delle incidenze della luce, del colore della luce e del punto di vista dell'osservatore, cambia il livello percettivo dell'opera. Ciò che colpisce, nel vero senso del termine, in questi quadri-scultura, trappola per gli occhi, sono quegli infiniti mutamenti del piano di rappresentazione che fanno sì che uno stesso particolare, visto da posizioni diverse, non sia più riconoscibile. Nel processo di mutazione che viene messo in moto, la figura nota si trasforma in qualcosa che ogni singolo spettatore può liberamente immaginare".
Elia Sabato, nato a Lecce, vive e lavora a Roma dal 1998. l suo lavoro affonda le radici in quelle avanguardie operanti negli anni 60 intorno alla psicologia della percezione visiva (arte visuale e optical art, in particolare) ma anche con altri tipi di ricerca sviluppatesi negli stessi anni come l'arte cinetica e la Pop Art.