Alessandro Portelli e Raffaele Marchetti presentano lo spettacolo, straordinaria opportunità di incontro con alcuni dei testimoni più autentici e interessanti del patrimonio di tradizione e di cultura popolare che ancora esiste nel territorio dei Castelli Romani.

Un’occasione irripetibile per ascoltare e interagire con i poeti improvvisatori in ottava rima, che si sfideranno a contrasto sui temi scelti dal pubblico. Una tradizione, quella dei poeti a braccio, risalente al medioevo, in cui poeti popolani, una volta scelto un tema al quale attenersi, improvvisano le parole recitando su una base scandita con metriche precise stabilite e dove, il poeta di turno, deve sempre ricominciare riprendendo la rima dell’ultimo verso dell’altro. Seguiranno poi le Donne di Giulianello che eseguiranno un repertorio che va dai canti di lavoro ai canti d'amore agli stornelli della festa e la famiglia Marsella, che eseguirà i canti di questua e gli stornelli alla velletrana. In finale, saltarello con mandolino, chitarra, organetto, tamburello e voci con endecasillabi sul tema della manifestazione.