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Patrick Alò, mostra personale
dal 25 Settembre 2007 al 01 Ottobre 2007 - Segnalato da Soqquadro - Marina Zatta info:
25 settembre/1 ottobre
Inaugurazione Martedì 25 settembre ’07 ore 19.00
martedì al sabato 17.00/21.00
VISTA Arte e Comunicazione,
Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
tel. 06.4504846 cell. 333.7330045, 349.6309004
@mail: soqquadro@interfree.it
http://www.soqquadro.eu
evento gratutito
Martedì 25 settembre si inaugura alle ore 19.00 presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra personale di Patrick Alò. L’artista realizza sculture estremamente espressive grazie alla tecnica di riutilizzo di materiali di recupero, soprattutto con parti meccaniche (auto, moto, biciclette…) e di metallo.
“Vista” è un centro dedicato all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Uno spazio espositivo che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.
In questo spazio Soqquadro organizza la mostra personale di Patrick Alò. Lo scultore da anni porta avanti una ricerca espressiva fondata sul recupero di materiali di risulta, in particolare parti di metallo provenienti spesso da meccanismi dimessi (automobili, moto e biciclette rottamate…). Riutilizzare materie scartate dalla nostra società dei consumi per realizzare oggetti d’arte è da diversi anni una ricerca artistica sempre più in espansione. Ovviamente, dietro la semplice ricerca estetica si disvela, molto poco celata, una poetica intellettuale di attenzione ecologica alle sorti del pianeta, il desiderio di sottolineare il bisogno di non soccombere a quella che sembra una sorte ineluttabile, il seppellimento dell’uomo e della terra sotto una montagna di rifiuti. Ovviamente, non sarà il riutilizzo dei rifiuti recuperati dagli artisti moderni a salvare le sorti del mondo, ma l’arte sente in se il compito, direi il dovere, di denunciare il bisogno di una centralità del problema che finora è stato praticamente inascoltato dalla politica che ha generato, con la sua colpevole disattenzione, quelle reazioni a catena (scioglimento dei ghiacciai, buco dell’ozono, cambiamenti climatici…) che orami tutti ben conosciamo. Sono perciò sempre più in aumento gli artisti che dedicano il loro lavoro alla realizzazione di pregiate opere d’arte create con oggetti rifiutati dalla società dei consumi, scarti reali che si impreziosiscono, attraverso il meccanismo concettuale del pensiero creativo. L’Arte in questo modo da una risposta concreta e fortemente simbolica alla società dell’usa e getta, del consumismo sfrenato che non produce nessun tipo di amore nei confronti delle “cose” che vengono considerate prodotti e mai manufatti.