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Racconti d'evasione
il 25 Maggio 2007 - Segnalato da Soqquadro - Marina Zatta info:
Soqquadro
Presenta
Racconti d’evasione
OGGETTO: Presentazione di un libro di racconti illustrati con disegni provenienti dal carcere di Rebibbia e dall’ ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere
TITOLO DEL LIBRO: Racconti d’evasione
SCRITTORI: Vittorio Baccelli, Tristano Cassandra, Luigi Colombo, Daniela Colucci, Danila Comastri Montanari, Mario Frighi, Raffaele Gambigliani Zoccoli, Barbara Marchetti, Simone Maria Navarra, Marco Peri, Mauro Righi, Franco Santamaria
CASA EDITRICE: Soqquadro
LUOGO E DATA: 25 Maggio 2007, Vista Arte e Comunicazione, via Ostilia 41 Roma (Colosseo)
PATROCINIO: V Municipio Comune di Roma
INFO: tel. 06.4504846, 333-7330045 @mail: soqquadro@interfree.it
Evento gratutito
Il giorno 25 Maggio 2007 alle ore 19.00 a Roma presso lo spazio Vista – Arte e Comunicazione sito in via Ostilia 41 (Colosseo) verrà presentato il libro “Racconti d’Evasione” realizzato da Soqquadro con il Patrocinio del V Municipio del Comune di Roma e delle strutture penitenziarie di Rebibbia e dell’O.P.G. di Castiglione delle Stiviere. Il libro contiene 12 racconti creati da 12 scrittori contattati attraverso Internet ed illustrati dai detenuti. Ogni ricavato della vendita del libro sarà interamente destinato ai detenuti partecipanti all’iniziativa.
Dodici racconti, intrappolati nella rete di Internet ed illustrati nelle gabbie delle carceri, trovano una via di fuga in questo evento letterario. Il meccanismo è quello di una comunicazione, indiretta come un gioco di sponda, tra alcuni scrittori rintracciati attraverso Internet e fatti evadere dalla “Rete” e alcuni detenuti del carcere di Rebibbia e dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, che hanno illustrato dei racconti scritti appositamente per loro. Questa comunicazione tra diversi ma paralleli isolamenti, crea un sottile ponte che conduce due esseri umani tra loro ignoti ad interagire e li porta, al contempo, fuori dalla loro restrittiva realtà, sia la “rete” o la “gabbia”, per reinserirli in un’altra dimensione, il libro, che li unisce in un nuovo destino comune. Così due isolamenti, attraverso un percorso tortuoso, come quello a cui i passi della vita talvolta ci conducono, divengono un insieme. Dei detenuti Soqquadro ha deciso di non sapere nulla, non abbiamo chiesto le loro storie, evitando il voyeurismo del dolore. Soqquadro ha anche preso l’impegno con i detenuti di dividere tra loro qualsiasi ricavato delle vendite del libro.