Già premiato nella rassegna MarteGraLIve 2006 ritorna ad esporre le sue opere al Nazca Marco de Matteo. Il giovane artista romano presenterà il suo fiore all’occhiello: sette stampe, dal titolo E-DEE, che vantano un successo internazionale. Esposti per la prima volta a Roma nel 2005, i lavori furono richiesti anche dalle gallerie di Berlino, Stoccarda e recentemente da New York. Vivo anche l’interesse della stampa nei suoi confronti, numerose le recensioni fatte da repubblica, il Messaggero e altre testate di settore. Successo motivato soprattutto dalla particolare sintesi che l’autore è riuscito a realizzare tra i tratti docili delle forme, inseriti nel contesto di tema classici, e la contemporanea rielaborazione del tema in chiave profanatrice e contemporanea. La tecnica utilizzata è quella dell’arte digitale e protagonista assoluta di E-DEE è la mitologia delle dee greche, rivisitata. Le dee sono incarnate da modelle improvvisate. Marco de Matteo opera la manipolazione digitale dei corpi, dei loro sguardi nella ricerca costante della loro essenza e delle caratteristiche comuni alle dee greche e al loro mito. Vengono evidenziate così le loro forme e la loro sensualità, inserite però in un contesto moderno. Queste donne si contaminano cosi con i grandi temi dell’attualità, divenendo perciò le grandi dee del nuovo millennio. Oltre a questa opera per due settimane, a partire dal 4 marzo, al Nazca, l’artista proporrà anche altri lavori incentrati sulla sperimentazione dell'immagine manipolata a livello digitale. Protagonista ancora una volta la figura umana, ma questa volta la rivisitazione colpisce soprattutto i visi.
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