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Mostra personale di Gloria Gaia Bellardi - “Indagine sull’io condizionato”
dal 08 Luglio 2016 al 11 Luglio 2016 - Segnalato da Canova22 info:
Luogo: Canova22 - Via Antonio Canova 22, Roma
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 11.00-13.30/ 14.30-19.30
Biglietto - Ingresso libero
Vernissage: 8 luglio (venerdì) dalle 18.30 alle 22.00
Mostra personale di Gloria Gaia Bellardi
“Indagine sull’io condizionato”
Lo spazio espositivo Canova22, parte dell’ex studio di Antonio Canova, da venerdì 8 luglio ore 18.30 al 11 luglio, nel corso della settimana della Moda a Roma, inaugura un nuovo evento espositivo dal titolo “Indagine sull’io condizionato” dell’artista Gloria Gaia Bellardi a cura di Rezarta Zaloshnja. Canova22, da sempre conferma del costante impegno nel sostenere l’eccellenza di giovani creativi, pone al centro di questo evento la Moda. In una chiave di lettura che evidenzia principalmente una continua ricerca, che prende in esame la contaminazione reciproca tra Moda e Arte nelle culture e nei linguaggi della contemporaneità.
Gloria Gaia Bellardi è una fashion designer e artista italiana che ha alle spalle esperienze lavorative importanti, quali le collaborazioni con Vivia Ferragamo, Roberto Cavalli e, come designer, collaborazioni con rinomate aziende londinesi. Oggi nella sua “avventura di vita di una creativa”, nondimeno con una maturità lavorativa, Gloria Gaia Bellardi intraprende un percorso che valorizza la sua identità in un’ottica di tradizione dove tutto è rigorosamente Made in Italy.
L’esposizione a Canova22 è un’importante occasione di promozione della moda italiana con un focus sulle giovani risorse del Made in Italy. Visione di stile e tradizione si fondono con un profondo studio della società e delle dinamiche che ne fanno parte. Un percorso che sostiene il necessario coesistere di tradizione e innovazione e promuove un’interpretazione contemporanea del concetto di Moda e Arte nel quotidiano.
Le creazioni in esposizione a Canova22 sono: THE BLACK CAPSULE COLLECTION, parte della prima collezione dell’artista composta da una serie di 8 acquarelli. Il segno diviene testimone dell’indagine che pone le radici nell’emotività della donna, emergente da un forte contrasto visivo che mette in luce il labile confine tra dramma e lucidità, lasciando spazio alle emozioni che l’estemporaneità genera; INTIMACY SERIE si dirama in Sisters e Sadness; nelle parole dell’artista: Sisters - Quello che non diciamo. Immobili nel sangue con le parole che escono urlando, nel silenzio, nel più dolce abbraccio, intimamente. Sadness - Un occhio aperto. Un occhio chiuso. L’equilibrio tra quello che vogliamo vedere e ciò che vogliamo ignorare. Il nostro sguardo intimo sul mondo; LOST your mind nasce dall’elaborazione di una foto di Danilo Falà, in cui l’artista altera una realtà già distorta, focalizzandosi sulla sensazione di solitudine che si avverte in un mondo sempre più veloce e distratto. Come si può dedurre anche dalle sue parole: Specchiandoci, quello che vediamo non è altro che la necessità di essere ciò che gli altri si aspettano da noi oppure l'ossessione di non essere all’altezza di questa aspettativa.
Questi mostri dell’anima sono rappresentati da personaggi che si accavallano alla persona fisica, costruendo così una identità nuova e diversa, bipolare, un’esplorazione dell’IO condizionato e un invito a riflettere sull’importanza dell’individualità.
Ultima ma non per importanza, in esposizione a Canova22 si presenta a noi la serie di acquarelli che si vestono di una sorta di protesta contro la rivoluzione digitale, dal titolo WATERCOLOURS: UNRETOUCHED, i quali esplorano il mondo genuino dell’espressione artistica, dell’attaccamento al valore della pura forma e della pura idea. Ritroviamo tale concetto nelle stesse parole dell’artista: un’espressione senza contaminazioni, lasciando spazio alle emozioni che l’estemporaneità può suscitare, in una società abituata al “ritocco”.
Il percorso espositivo sarà accompagnato da un’installazione di abiti del repertorio della designer che prendono vita dai suoi vari progetti artistici.
Comunicato Stampa di Rezarta Zaloshnja