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mostra personale di pittura di Linda Aquaro

dal 21 Ottobre 2006 al 31 Ottobre 2006 - Segnalato da artmanager
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info:
Titolo: Architettura e Uomo: discontinità spaziali tra deformazioni anatomiche e instabilità urbane
Luogo: Galleria "L'Epireo", via Pandosia 28 Roma

La mostra si terrà dal 21 al 31 Ottobre, con apertura dal lunedi al venerdì, tutti i giorni dalle ore 16:30 alle 19:30, ingresso gratuito

L'inaugurazione è sabato 21 Ottobre, ore 17:30

Link alle opere dell'autore: http://www.epireo.it/schedaartista.php?artista=21

Architettura e Uomo: discontinità spaziali tra deformazioni anatomiche e instabilità urbane

"
Con la mostra "Architettura e uomo,discontinuità spaziali tra deformazioni anatomiche e instabilità urbane", ho voluto evidenziare i caratteri essenziali della mia pittura,dagli inizi fino alle ultime esperienze.Nonostante questi lavori appartengano ad un periodo piuttosto breve,essi hanno un senso comune e sono frutto di una ricerca che non si è ancora estinta,partendo dallo studio anatomico prima,passando per quello architettonico, fino a giungere alla commistione dei due.

L'elemento propulsivo,fondamento di questa ricerca, è l'angolo. Angolo come demarcazione netta tra probabili continuità,tra nette e distinte condizioni,angolo come possibilità di cambiamento,come figurazione spaziale della scelta. Ecco allora corpi spezzati,volgersi in movimenti innaturali e definire con le membra in posa cornici nello spazio. Ecco allora città improbabili arroccarsi su se stesse,definire tra sostegni e percorsi intricati visioni svariate e nuove prospettive.
E allora architettura e uomo si confondono,si appartengono. Viene a mancare la sudditanza tra uomo e l'opera che egli crea: non solo più l'architettura per l'uomo,ma l'uomo per l'architettura. Lo spazio urbano non si conforma più alle esigenze dell'uomo,ma vive di natura propria: ecco quindi l'essere umano adeguarsi a questo nuovo spazio,diventando colonna,architrave,sostegno. E' un'architettura libera da dettami e regole geometriche,assoluta protagonista nella sua conformazione,il cui unico assunto non è la stabilità bensì l'instabilità,in cui ogni elemento è libero dalla sua funzione e autonomo rispetto alle altre parti. "

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