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Hitnes, Il Baro. Quotidianità dei segni rupestri a cura di Emanuele Rinaldo Meschini e Alessandra Serges

dal 07 Maggio 2015 al 30 Maggio 2015 - Segnalato da emanuele meschini
|

info:
Museo Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini"

Piazza Guglielmo Marconi, 14
00144 Roma E.U.R.
Tel. +39 06 549521
Inaugurazione gratuita
Orario Museo
lunedì-sabato 9.00-18.00
domenica e festivi 9.00-13.30
Biglietto intero 6 euro
ridotto 3 euro

Hitnes, Il Baro. Quotidianità dei segni rupestri a cura di Emanuele Rinaldo Meschini e Alessandra Serges Quotidianità dei Segni Rupestri rappresenta il secondo capitolo del progetto Declinazioni di Comunità ideato e curato da Emanuele Rinaldo Meschini nell'ambito del Progetto Torno subito promosso dalla Regione Lazio. Declinazioni di Comunità è un programma di arte contemporanea diviso in tre mostre tese ad analizzare il rapporto tra artista e comunità in relazione alle collezioni etnografiche e preistoriche del Museo Luigi Pigorini.

La mostra Quotidianità dei Segni Rupestri, dal 7 al 30 Maggio, curata da Emanuele Rinaldo Meschini e Alessandra Serges, rappresenta un dialogo tra le istanze della Street Art, attraverso i due artisti Hitnes (Roma, 1982) e Il Baro (Paolo Baraldi, Bergamo, 1977), e quelle dei segni dell'arte rupestre preistorica e protostorica attraverso due siti d'importanza mondiale quali il Tadrart Acacus in Libia, (VII-I millennio a.C.) e la Valle Camonica in Italia (Brescia, V - I millennio a.C.). Il dialogo deriva in particolare dall'esigenza di problematizzare l'attuale concetto di Street Art nelle sue derive più galleristiche ed autoreferenziali, cercando pertanto di ristabilire un contatto con le forme primitive di comunicazione comunitaria. Sia l'Acacus che la Valle Camonica, nell'unicità delle loro rappresentazioni, mettono in luce un concetto di pre-comunicazione “pubblica” attraverso la quale scrivere una prima narrazione identitaria nella quale i differenti piani si uniscono in un solo racconto e vocabolario visivo.

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