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Le donne di Roma: Artemisia Gentileschi, visita guidata 16/09 h 21
il 16 Settembre 2014 - Segnalato da Daniela info:
Docente: Isabella Leone
Orario d’inizio: h 21.00 (Accoglienza e registrazioni da 30’ prima).
Durata: circa 2 ore
Appuntamento: Piazza del Popolo, presso entrata S Maria del Popolo.
Contributo associativo: €8 adulti; €4 (13-17); €2 (6-12); gratis 0-5
Sconti: 2 euro di sconto a chi partecipa a 2 visite organizzate dalla nostra associazione durante la stessa settimana. Se interessati, potrete trovare le informazioni relative alle altre visite in programma sul nostro sito: http://romaelazioperte.blogspot.it
Prenotazioni: romaelazioxte@gmail.com; o inviando un sms al nostro accompagnatore Daniela 3409321544 indicando data e titolo della visita, nome e cognome di chi effettua la prenotazione, nr. di partecipanti (specificando eventuale età di bambini), nr. di cellulare e indirizzo mail. La prenotazione è indispensabile per ricevere conferma e x essere ricontattati in caso di variazioni.
La visita rientra in un ciclo dedicato alle donne di Roma che con la loro presenza, a volte scomoda, hanno vissuto e inciso sulla storia della nostra città. Artemisia Gentileschi, artista poliedrica, abilissima nell’uso della luce e del colore, ha dovuto attendere oltre 3 secoli prima di veder riconosciuto il proprio talento a livello internazionale. Seguiremo le sue orme in quei luoghi che la videro protagonista e che ispirarono alcune delle sue opere che intrecciano, in un profondo conflitto interiore, la passione della donna e dell’artista. La nostra visita tenterà di far luce su misteri e pregiudizi che hanno alterato la memoria di questa artista “donna”. Proprio l’esser stata una donna ha reso il suo cammino artistico più difficile. Su di lei sono stati scritti testi e romanzi che hanno accresciuto la fama del suo “personaggio”, contribuendo però a mettere in ombra le sue doti pittoriche. Per la critica è stato impossibile non associare alcuni dei suoi dipinti con lo stupro da lei subito nel 1611, come ad esempio il celebre Susanna e i vecchioni, dove l’artista sembra voler alludere al ricatto sessuale e la violenza psicologica a cui fu sottoposta non solo da Agostino Tassi, ma anche da suo padre, uomo morbosamente possessivo, che la costringeva a rimanere chiusa in casa, pur non imbarazzandosi nel farla posare nuda come modella per i suoi dipinti.
Alcuni temi discussi durante la visita la rendono poco adatta a bambini e giovani ragazzi.