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Quaggiù: tra sacro e profano.
dal 15 Marzo 2006 al 20 Aprile 2006 - Segnalato da Redazione info:
Galleria Roberto Giustini, via dell'Orso, 72 06 68135013
ingresso libero
dal martedi' al venerdi' h.16:00-20:00, il sabato h.10:00-13:00
Dal 24 febbraio al 20 aprile la scultura di Andrea Anastasio che pone l’accento sulla contrapposizione fra sacro e profano verrà esposta alla Galleria Giustini di via dell'Orso.
QUAGGIÚ è il titolo della mostra di Andrea Anastasio. L’autore, dopo anni di esperienze progettuali di design, dal 2004 è impegnato in ambito propriamente artistico. Per questa rassegna ha realizzato una scultura luminosa. La forma ricalca fedelmente quella delle edicole religiose che venivano poste sulle facciate delle case e dei palazzi, ai crocicchi, nonché quella delle nicchie che i romani costruivano nelle loro dimore, per il culto degli avi. Il titolo, ambiguamente, si riferisce al mondo delle cose, dove le forme acquisiscono nomi e funzioni, il quaggiù, appunto, della terra abitata dall’uomo, ma soprattutto alla posizione indicata dall’artista per la collocazione dell’edicola stessa. Essa, infatti, è concepita per essere appesa a pochi centimetri dal suolo, invertendo, in questo modo, la gerarchia spaziale prevista dalla percezione archetipica e dalla consuetudine culturale che indicano il “sacro” in alto e il mondano in basso. Quaggiù è anche un perimetro, una forma, tradizionalmente, chiamata edicola, destinata ad accogliere icone, che qui ri-diventa cornice, transitando dalla familiarità all’estraneità, all’imprevisto; e che, nel suo perimetrare un vuoto, rivela la sua paradossale funzione di poter accogliere tutto. L’artista, in questo modo, usa lo spiazzamento come mezzo per far accadere una rigenerazione percettiva della forma-edicola, e la riconnota, proprio attraverso il ribaltamento e lo svuotamento, di molteplici, potenziali letture.