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Visita guidata “Il Clivus Scauri”
il 15 Dicembre 2013 - Segnalato da Livia info:
L’incontro è condotto dalla Dott.ssa Donatella Cerulli, storica e giornalista
A cura dell’Associazione Culturale Passeggiate per Roma
Appuntamento: Ore 10.30 - Piazza della Navicella (Fontana della Navicella)
Durata: 2 ore circa
Quota di partecipazione:
Intero: € 10,00 - Ridotto: € 4,00 (da 10 a 18 anni) - Bambini: gratuito
Prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: M/p +39 347 1007191
E-mail: liviadestefano@passeggiateroma.eu
Da Piazza della Navicella al Clivus Scauri, un itinerario fra chiese e stradine del Celio, dove sembra che il tempo si sia fermato.
La tradizione narra che in epoca arcaica il Colle si chiamava Mons Querquetulanus, “Monte delle Querce”, e che solo in un secondo tempo prese il nome Caelius da Caele Vibenna, un guerriero etrusco che conquistò il Colle quando aiutò Servo Tullio a diventare il VI Re di Roma.
L’itinerario inizia da Piazza della Navicella, così chiamata dalla fontana a forma di nave romana al centro dell’omonima piazza. Secondo un’antica leggenda, si tratterebbe di un ex voto dedicato a Iside, protettrice dei naviganti, dai marinai della flotta di Capo Miseno che erano adibiti alla manovra del velarium, la grandiosa tenda che serviva a riparare i romani che assistevano agli spettacoli nel Colosseo. L’ex voto fu collocato nell’area antistante alla Chiesa di S. Maria in Domnica del IX secolo che prese così anche l’appellativo di S. Maria alla Navicella.
La passeggiata continua lungo la suggestiva Via S. Paolo della Croce per arrivare ad ammirare la Basilica dei Ss. Giovanni e Paolo, dedicata ai due ufficiali romani Giovanni e Paolo, ferventi cristiani e vittime della persecuzione dell’imperatore Giuliano l’Apostata che nel 362 d.C. li fece uccidere e seppellire nella loro abitazione, una domus del II secolo. La chiesa originale risale al IV secolo quando la casa dei due martiri venne trasformata in un titulus poi trasformato in basilica agli inizi del V secolo.
Il percorso prosegue percorrendo il Clivus Scauri, una stretta stradina sovrastata da contrafforti medievali il cui tracciato ricalca perfettamente quello antico, fatto aprire nel II secolo a.C. da Marco Emilio Scauro.