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Visita guidata “S. Cecilia in Trastevere: duemila anni di storia sacra e profana”
il 17 Novembre 2013 - Segnalato da Donatella Cerulli info:
Durata: 2 ore circa
Quota di partecipazione
Intero: € 7,00 - Ridotto: € 4,00 (da 10 a 18 anni) - Bambini: gratuito
Ingresso al sito archeologico: € 2,50
Appuntamento: Ore 10.30 - Piazza in Piscinula, davanti alla Chiesa di S. Benedetto in Piscinula
Prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: Tf. 392 8561992 - Email: cerullidonatella@gmail.com
Da piazza in Piscinula a piazza di S. Cecilia: una suggestiva passeggiata fra vicoli e piazzette di Trastevere, l’antico Transtiberim augusteo, per scoprire chi erano e come vivevano gli “extracomunitari” dell’antica Roma e conoscere fatti e fattacci dei bulli più famosi di Roma. Quello del bullismo romano, soprattutto trasteverino, è un fenomeno tipico dell’Ottocento, esaltato da una letteratura popolare che ha celebrato il bullo come un eroe in nome della romanità più autentica, fatta di baldanza e vanteria, ma anche di ironica arroganza di essere il migliore dei migliori: “Er più”, come affermavano orgogliosi i bulli trasteverini, da Rugantino a Meo Patacca.
Un permesso straordinario ci consentirà di accedere a uno dei complessi archeologici più interessanti di Roma, comprendente strade, case romane, parti del primo edificio di culto e un battistero, il tutto “nascosto” sotto la splendida Basilica di S. Cecilia.
Il nucleo più antico del complesso è costituito dalle strutture di una domus risalente al II sec. a.C. Nel II sec. d.C., nell’area occupata dalla domus, fu poi costruita un’insula e successivamente, fra il III e il IV secolo d.C., venne edificato un ambiente termale. Nel corso del V secolo, il complesso divenne sede della comunità cristiana del posto (titulus Caeciliae) che provvide alla costruzione di un battistero. La prima Basilica fu eretta nel IX secolo da Papa Pasquale I, mentre il chiostro, l’atrio e il campanile furono aggiunti tra il XII e XIII secolo. Gli ultimi importanti interventi risalgono al XVIII secolo, quando fu costruito il portico monumentale, ad opera di Ferdinando Fuga, che immette nell’atrio della Basilica. Alcune tra le opere principali da evidenziare all’interno sono la bellissima scultura di Maderno che rappresenta il corpo della Santa, il ciborio di Arnolfo di Cambio, uno splendido mosaico nel catino del IX secolo e l’affresco della volta di Sebastiano Conca, “L’apoteosi di S. Cecilia”.
A cura dell’Associazione Culturale IO ROMA
La visita è guidata dalla dott.ssa Donatella Cerulli, storica e giornalista