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CHE PALLET! - Riccardo Pocci
il 30 Novembre 2012 - Segnalato da Valentina info:
la mostra si terrà presso lo spazio D'ARC Rifugio d'Arte Contemporanea, Via S.Ippolito 44/a Roma
Venerdì 30 Novembre alle ore 18:00 presso lo spazio D’ARC Rifugio d’Arte Contemporanea si inaugura “CHE PALLET!”, una presentazione delle opere su pallet di Riccardo Pocci. La serata, curata dalla galleria Il Sole Arte Contemporanea, si propone di offrire allo spettatore un punto di vista nuovo sull’arte del giovane pittore livornese, selezionando opere provenienti dalle più diverse esperienze espositive, che hanno come comune denominatore il materiale utilizzato come supporto: il pallet, appunto. Un materiale “povero”, tridimensionale, come supporto ad una immagine bidimensionale. Un volume che ha un peso all’interno dell’opera stessa. Riccardo Pocci lo adopera la prima volta nel 2004, l’opera si chiamava Un lavoro pesante, presentata alla mostra “de:costruzione” alla galleria Il Sole Arte Contemporanea. Da allora il “peso” delle opere su pallet è cresciuto esponenzialmente, passando per la mostra “OF NEW YORK” del 2007 dove l’artista aveva realizzato la monumentale METLIFE assemblando sei pallet da cantiere, o i pallet in bianco e nero della mostra “IN PAR IS” del 2008 - dove la critica Magali Lesauvage annotava: “Continuando lo studio della struttura, Riccardo Pocci ha scelto per ritrarre Parigi, dei pallet da cantiere disposti in larghezza. La percezione è disturbata dalla sequenza laterale dell’immagine e dona la possibilità allo spettatore di costruire l’integrità della forma. Il soggetto è stato visto come attraverso delle tende alla veneziana...” - fino all’ultimo ciclo di lavori presentato a Berna in cui i pallet sono protagonisti indiscussi.
Instancabile sperimentatore di tecniche e materiali, Riccardo Pocci ha scelto per ogni suo ciclo pittorico, di rappresentare l’aspetto istituzionale, politico, economico delle città che lo hanno di volta in volta ospitato. Oggi proviamo a mettere a confronto i molteplici mondi che l’artista ha rappresentato per scorgere nuove chiavi di lettura nel viaggio che da dieci anni Riccardo Pocci ci chiama ad intraprendere con lui.