Mario La Carrubba pittore romano, ha frequentato l’istituto statale d’arte e l’accademie delle belli arti, ha esposto in diverse collettive e personali, la prossima mostra personale è in programma dal 3 al 9 dicembre presso il Polmone pulsante alla salita del grillo con il patrocinio della provincia di Roma.
Il pittore è così descritto:

“...una sfera trasparente è sospesa in aria per palese leggerezza cromatica...” G. Di Genova

“... in queste luci artificiali... conservano come in trasparenza di pioggia... memorie...” E. Mercuri

“... il senso delle sproporzioni assume una dimensione di molteplici proporzioni...” V. Riviello

“... l’audacia trasversale con cui spesso lo spazio della tela è drasticamente attraversato... ci dà la dimensione precisa di una ricostruzione impossibile del mondo...” M. Lunetta

“...dire amore alla luce prima che scoppi in sogno, o si svegli geometrica come un progetto di futuro abitabile...” P. Perilli

e proprio quest’ultimo Plinio Perilli cura il saggio critico introduttivo dei “cromatismi” che Mario La Carrubba espone al Polmone pulsante.
Mario stupisce nuovamente con i suoi giochi a colori ed è così che nasce il suo talento proprio giocando fin da bambino con le fantasiose forme che i suoi amici i 12 Giotto, gli suggerivano in disegno; la sua vita è una tavolozza colma di colori padroneggiata dall’inseparabile blu cobalto “imitazione” al quale dedica più di un’opera.
Mario La Carrubba stima a tal punto l’arte visiva che ne studia ogni suo aspetto compreso l’odierno approccio con la computer-art divenendo egli stesso sostenitore di questa nuova corrente artistica con la quale non solo si diverte, ma interpreta aspetti innovativi corteggiandoli nelle sue opere virtuali, dei video, fruibili sul suo canale youtube teneramente intitolato:
mariolina44 it
su questo canale omaggia per lo più il mondo del cinema muto, al quale Mario è emotivamente legato, e lo reinventa rendendolo estremamente compatibile con la modernità.
Il suo spiccato senso estetico, trova però massima espressione sulle tele, tele che a prima vista evocano il senso del dejà-vous, però un dejà-vous che infonde sicurezza nella continuità della passione che Mario dimostra per il colore. Inoltre sulle sue opere c’è un importante passaggio temporale che racconta con fluide sfumature, il 150 anniversario dell’Italia unita e la volontà di fermare dissidi e lotto, ma oltre questo c’è l’abitudine dell’artista, il suo rituale segreto e stimolante, dove si scopre un indovinato senso di rifugio, lontano da rumori e spari, distante da caos tecnologici e reali, qui in queste opere c’è la sua casa, il suo luogo, c’è un domani plausibilmente migliore.

Iolanda La Carrubba