All’interno del nuovo spazio espositivo Incipit, nei pressi della Stazione Termini, si inaugura sabato 3 dicembre dalle ore 18.00, un’esposizione di opere di Remo Rapone.

L’artista, dopo aver compiuto gli studi teologici e aver ricevuto l’Ordine sacro nel 1974, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma iniziando una proficua collaborazione con Ugolino da Belluno apprendendo l’antica tecnica musiva oltre ad eseguire anche opere ad affresco e vetrate per alcune importanti chiese italiane.

La sua pittura, ispirata alle figure rupestri dei Camuni, mostra una meravigliosa metamorfosi che la rende “tattile”, in forza di un colore che trova i toni e le luminosità più stupefacenti. Ancora una volta è la materia, organica e inorganica, che racconta coloristicamente la vita nelle sue infinite forme. Il pittore costruisce un suo discorso sul tempo luogo dell’uomo che, pure strutturato sulla pittura, va oltre la pittura: propone che per il viaggio verso il futuro porti con sé le impronte di mani nelle caverne e le impronte fossili dei piedi, che viaggi insomma con la memoria di sé e del proprio cammino, perché il viaggio sia una stupefacente scoperta di vita e di gioia di vivere che si concretizza nella solarità dei colori o nella trasparenza d’una vetrata.

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